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 Monica Tinti

La Matassa

TRACCE DI UN’AUTOBIOGRAFIA

Lettera al lettore

Caro lettore, scusa la mia frettolosa penna che corre dietro la trama dei miei pensieri nel tentativo di fermarli annodando cose e persone, annodando il tempo mai definito della mia mente vagabonda. Scusa caro e paziente amico del mio ragionare seguendo sensazioni che si librano a mezz’aria, ribelli e poco definite, dove le date sarebbero zavorre ed i nomi confini troppo delimitati. Ho scritto tutto quello che è successo come se potesse ancora risuccedere, in un altalenante avanti ed indietro appesa a parole, odori, sapori, sogni. Scusa per non riuscire a presentarmi in maniera più consona ma a che serve dirti tutto se non ti dico di me? Grazie per la pazienza, per la cortesia, per la delicatezza, questa è una storia che accenna ad una storia, ci sone delle soste in questo vagare che mi piace vedere come nodi a cui la mia memoria è rimasta in qualche modo legata, a dimostrazione che non sempre i nodi vanno sciolti. Buon viaggio e grazie ancora.
Caro lettore, scusa la mia frettolosa penna che corre dietro la trama dei miei pensieri nel tentativo di fermarli annodando cose e persone, annodando il tempo mai definito della mia mente vagabonda. Scusa caro e paziente amico del mio ragionare seguendo sensazioni che si librano a mezz’aria, ribelli e poco definite, dove le date sarebbero zavorre ed i nomi confini troppo delimitati. Ho scritto tutto quello che è successo come se potesse ancora risuccedere, in un altalenante avanti ed indietro appesa a parole, odori, sapori, sogni. Scusa per non riuscire a presentarmi in maniera più consona ma a che serve dirti tutto se non ti dico di me? Grazie per la pazienza, per la cortesia, per la delicatezza, questa è una storia che accenna ad una storia, ci sone delle soste in questo vagare che mi piace vedere come nodi a cui la mia memoria è rimasta in qualche modo legata, a dimostrazione che non sempre i nodi vanno sciolti. Buon viaggio e grazie ancora.

... e poi posso sempre soffiare ed
esprimere un desiderio,
che cosa strana,
i desideri passano
da un buffo stelo spennato.


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